mercoledì 8 ottobre 2008

La meraviglia che è in noi


Accademiche rimembranze riportano alla mente una delle (in-)citazioni in assoluto più costruttive fatte al genere umano. Nel lontano orizzonte ottocentesco D'Annunzio ci diceva che "bisogna fare la propria vita, come si fa un'opera d'arte"... Pensate che bello sarebbe sentirsi ogni giorno un capolavoro. Ben prima di lui Leonardo riconosceva nel Dio Pantocrator l'architetto più magnifico al mondo (e oltre), in quanto suo il "progetto dell'uomo". Anzi, a suo dire l'opera d'ingegneria più degna di plauso mai costruita era il nostro piede. Complicato, complesso, eppure armonioso e perfetto. 
E noi? Quanto siamo orgogliosi della nostra vita? Quanto siamo opere d'arte? Chi si sente l'animo di una statua del Bernini o la gestualità eterea di un marmo del Canova? L'entusiasmo dei quadri di Mirò, o il languore emotivo di un libro di Goethe? L'ispirazione dei poemi di Omero, o la perfezione di ogni pennellata della Cappella Sistina?
Meditate, popoli, meditate, perchè ciò che di più bello potrete mai vedere al mondo lo osserverete con gli occhi chiusi. Dentro di voi. 

E per chi non avesse capito che foto è mai è questa...ho ricostruito un Keith Haring con tutte le foto del mio Mac. Sono parte di me. Un'opera d'arte!

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